Il consuntivo dei dati relativi ai traffici portuali dei primi nove mesi dell’anno presenta anche per la AdSP MTS un bilancio che va inquadrato nella attuale situazione generale di emergenza che, come descritto, in termini di contrazione dei volumi movimentati non ha risparmiato nessun porto. Le statistiche portuali dei primi 9 mesi del 2020, confrontate con i dati del corrispondente periodo del 2019, presentano una movimentazione complessiva in tonnellate in flessione del 17,8%, un traffico contenitori in TEU in calo del 10,2%, un decremento del 16% del numero dei mezzi rotabili sbarcati/imbarcati, una riduzione del 39,3% del traffico di auto nuove, una riduzione del 26% degli arrivi/nave, nonché un decremento nel settore passeggeri del 97,3% dei crocieristi e del 32,2%, del traffico dei traghetti.

Tra i traffici commerciali, il settore che ha risentito maggiormente del lockdown è stato quello dell’automotive che nei mesi di aprile, maggio e giugno ha registrato nel numero di auto nuove movimentate dallo scalo di Livorno decrementi rispettivamente del -76%, -74% e -65,6% rispetto ai corrispondenti mesi dello scorso anno. Negli ultimi mesi è stata tuttavia rilevata una ripresa che ha portato il settore a dimezzare la contrazione complessiva da inizio anno (-39% nei primi 9 mesi dell’anno rispetto al 2019).

I prodotti forestali nel loro complesso (cellulosa, rotoli carta Kraft e legname), sono invece risultati l’unico traffico commerciale in positivo, con quasi 1,3 milioni di ton movimentate con un aumento del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Per quanto concerne il settore passeggeri traghetti, in questi primi nove mesi sono stati complessivamente totalizzati nei porti dell’AdSP MTS oltre 5,3 milioni di unità sbarcate/imbarcate. Il calo complessivo è stato del 32,2% in termini percentuali rispetto al 2019 pari ad oltre 2,5 milioni di passeggeri in meno. Ciononostante, negli ultimi mesi si può notare una ripresa del settore che tuttavia continua ad essere fortemente influenzato dalla pandemia di Coronavirus.

Per il settore delle crociere, con l’attività crocieristica completamente ferma dal mese di marzo fino al mese di agosto, anche in virtù di formali provvedimenti governativi, le perdite sono state ancora più rilevanti, con una contrazione di oltre il 97% sia del numero dei crocieristi che del numero di scali (n.271 navi in meno rispetto a quanto rilevato nel 2019 a Livorno, n. 70 navi a Portoferraio e n. 10 navi a Piombino).